
Il bambino al centro
Nella scuola dell’infanzia Sant’Angela l’approccio educativo è ludico-esperienziale: i bambini apprendono con le mani, con gli occhi, con le orecchie, ovvero esplorano la realtà attraverso i sensi e immagazzinano informazioni che, di volta in volta, rappresenteranno mattoncini di conoscenza a costruzione del sapere.
Le esperienze-gioco proposte dalle maestre o scaturite dai bambini sono fortemente incentrate sulle attività manuali, attività pratiche, attività sensoriali svolte in un ambiente ricco e ordinato in un processo educativo con l’esperienza del fare.
Ci piace utilizzare il termine bambini, perché in una comunità scolastica il bambino ha bisogno di essere considerato dentro al gruppo, il bambino è al centro dell’azione educativa, ma potenziato a saper vivere nel gruppo… questo è il fondamento della vita stessa!
A misura di bambino
Tra i principi fondamentali della nostra scuola c’è l’accettazione totale del bambino, con le sue potenzialità e i suoi limiti, con la necessità di personalizzare il percorso di apprendimento, la differenza in questo caso diventa ricchezza e non divisione tra i bambini. Altro punto fermo del metodo del nostro agire educativo è…
“Aiutami a fare da me” che si rispecchia nell’allestimento degli ambienti, delle aule… tutto è a misura di bambino.
L’apprendimento è di tipo social-learning, ossia l’apprendere attraverso il confronto costruttivo tra alunni diversi sia per interessi, abilità e competenze, sia per età.
Le classi sono d’età eterogenea, cioè il gruppo è formato da bambini dai due anni e mezzo ai sei anni, piccolissimi-piccoli-mezzani-grandi.
L’insegnante è attenta osservatrice del percorso di autoeducazione compiuto dal bambino, è paziente, è umile, è parca nelle parole. Nella quotidianità educativa l’insegnante cerca di non trascurare nessun aspetto dello sviluppo infantile: lo sviluppo fisico-motorio, le attività senso-percettive e manuali-manipolativo-grafiche sempre collegate allo sviluppo della mente, l’apertura alla realtà extrascolastica e al territorio, la lettura e la sperimentazione e il lavoro individuale e di gruppo. Questo in un inter-gioco-inter-azione tra bambino e bambini, bambini e bambini, bambino e maestra, bambini e maestra.
Nella nostra scuola i bambini sono il tesoro supremo dal quale possiamo attingere forza. La vera educazione coinvolge non solo il bambino che viene educato ma anche l’adulto che si trasforma.


Laboratori
Attraverso momenti di attività laboratori il bambino può toccare con mano ciò che gli viene trasmesso attraverso l’esperienza programmata e/o libera.
Il laboratorio parte infatti dal “fare dei bambini”. Sempre più spesso i bambini sono costretti ad imparare “virtualmente” passando da un concetto all’altro, il che spesso li rende superficiali rispetto alle esperienze. Da qui il nostro principio di continuare ad avere un metodo che si basa sull’idea che il bambino impara “facendo”: un fare concreto e legato ai materiali che vengono utilizzati e all’ambiente nel quale si opera. L’individuazione di spazi funzionali al “fare agito” permette di coinvolgere il bambino e il gruppo nell’osservazione e manipolazione diretta di materiali e di prodotti naturali, come primo passo per costruire conoscenza.
I laboratori sono allestiti talvolta all’interno, talvolta all’esterno, nel cortile della scuola, quindi in ambienti artificiali e ambienti naturali. I bambini hanno a disposizione materiale vario.
L’attività laboratoriale favorisce la conoscenza a partire dal contatto con i materiali artificiali o naturali per scoprire e conoscere le loro caratteristiche. Tutto questo mediante soprattutto l’esplorazione e l’osservazione diretta, ma anche attraverso l’utilizzo di illustrazioni e brevi filmati e successive rielaborazioni grafiche da parte dei bambini stessi.
Progetto d'istituto
Ogni anno un tema d’istituto comune ai tre ordini di scuola ci accompagna nelle attività didattiche.
Il racconto scelto come progetto d’Istituto per il 2022-23, I viaggi di Gulliver, verte sullo sfondo integratore del “viaggio” inteso non solo in senso concreto e realistico come spostamento nello spazio e nel tempo, ma anche in senso simbolico come desiderio di scoperta e di ricerca.
La metafora del viaggio sarà il filo conduttore che permetterà la realizzazione, da parte di ogni gruppo sezione, di attività-esperienze-giochi che sostengono la crescita esperienziale e cognitiva dei bambini, promuovendone il dialogo, l’espressività e la promozione di un’apertura verso altre culture e modi di essere “lontani” dall’immaginario comune.

SEZIONE AZZURRA

Bambini di età eterogenea
Insegnante Jennifer Mazzoleni
SEZIONE ARANCIONE

Bambini di età eterogenea
Insegnante Giovanna Noris
SEZIONE VERDE

Bambini di età eterogenea