“Torino, Torino, Torino!!” urliamo gioiosi.
Gaia esclama: “Mi sembra di essere in un sogno!!”
Elisa commenta: “Ecco cosa vuol dire “sognare in grande!!”
Dovete sapere che il giorno 7 aprile 2022 si sono spalancate per noi le porte del tempo nel Museo Egizio di Torino.
Nella nostra visita siamo stati presi in carico da una guida molto preparata e simpatica: Davide.
Subito siamo saliti ai piani superiori con le scale mobili, mentre loro andavano avanti, noi avevamo la sensazione di tornare indietro nel tempo: infatti, nella prima sala, abbiamo osservato le mummie.
La prima che abbiamo incontrato ha la “giovane età” di 5000 anni!!
Davide ci propone di diventare archeologi: dobbiamo capire dagli oggetti che la circondano… chi fosse.
Era un corpo rannicchiato, essiccato dalla sabbia da cui era stato ricoperto, attorno aveva alcune frecce con due piccoli contenitori e un meraviglioso paio di sandali.
Dopo un’attenta analisi abbiamo esclamato: “È un cacciatore!”
Davide ha confermato, aggiungendo che a quel tempo non c’era ancora l’abitudine di mummificare i corpi perché erano nella preistoria, successivamente, nella storia, quando nacque la scrittura, le persone benestanti iniziarono a farsi mummificare perché credevano che dopo la morte ci fosse un’altra vita in cui dovevano arrivarci ben conservati e con tutto ciò che gli sarebbe potuto servire.
Tanto è vero che le mummie che abbiamo visto in seguito erano state mummificate con la tecnica specifica e circondate da oggetti di vita quotidiana.
La tomba di Kha e di sua moglie Merit è strepitosa: la coppia è stata sepolta insieme in modo da poter restare uniti per l’eternità, con tutto l’arredo e le “cianfrusaglie” di tutti i giorni, c’era persino del cibo ben conservato nonostante i millenni!
Ma sapevate che gli Egizi si truccavano?? Anche gli uomini! Abbiamo visto addirittura il porta-trucchi!
Nell’ultima sala, illuminata da luci soffuse, abbiamo ammirato delle statue raffiguranti faraoni seduti in trono, erano alte fino al soffitto.
C’era la statua di Ramses II, uno dei faraoni più importanti: è vissuto fino a 92 anni tanto che suo figlio primogenito non riuscì mai a diventare re perché morì prima del padre.
Altre statue enormi rappresentavano alcune divinità…. ma… cominciavamo a sentire nell’aria strani mormorii… Sono le nostre pance che brontolano dalla fame.
Evvai, ci aspettano ben ventisei pizze!!
Ci manca ancora qualcosa?? Sì, lo scopriamo in laboratorio.
Davide completa le nostre conoscenze approfondendo la vita dei faraoni.
Dopodiché ci svegliamo giusto in tempo per i souvenir!
È stata una gita molto interessante perché tutto quello che abbiamo letto e studiato sui libri, l’abbiamo toccato con gli occhi,
INSIEME!!
I faraonici di classe 4^