Vola solo chi osa farlo: i due giorni interdisciplinari

Interdisciplinare sì o interdisciplinare no? Ogni anno, a cavallo tra il primo e il secondo quadrimestre, la scuola primaria vive una settimana di sospensione delle lezioni “ordinarie” per dedicarsi ad attività interdisciplinari. Nell’anno scolastico in corso, però, non eravamo sicuri di farcela: restrizioni, didattica integrata, varie ed eventuali ci hanno portato a chiederci se fosse il momento giusto per proporre una settimana nata per costruire relazioni, sperimentare competenze, mettersi in gioco
Ce lo siamo chiesti, e poi ci siamo risposti con il nostro tema d’istituto: “Vola solo chi osa farlo“. E allora via di laboratori, progetti e ospiti speciali. Non senza qualche compromesso, certo: due giorni condensati anziché cinque e attività interdisciplinari ma non interclassi; il tutto con la promessa di recuperare i tre giorni persi ai primi di giugno.

L’entusiasmo negli occhi di bambini, insegnanti e ospiti ha ripagato l’impegno: le classi hanno sperimentato il volo attraverso i passi di danza, guidati dalle insegnanti della scuola di ballo DanzaLab; hanno ascoltato assorte la dottoressa Lara Grassi, che ha raccontato loro la storia di Joans Salk e i suoi sforzi da “gatto del porto”; hanno scoperto il parapendio con il Club “Volo Libero Monte Farno – Diego Servalli”; si sono sperimentati nella relazione uomo-animale con l’Associazione Nazionale Carabinieri Cinofili; hanno svolto laboratori musicali, artistici e creativi e hanno “spiegato le loro ali“, condividendo con i compagni i loro talenti. 

Infine, una coincidenza che è sembrata un messaggio augurale: un merlo senza coda, “gabbianella” che non sa volare, ha scelto il cortile della  nostra scuola come casa. Con qualche briciola di pane e con l’affetto dei bambini, noi siamo diventati i suoi “gatti del porto”.

Due giorni che ci hanno ricaricato le batterie e, soprattutto, attraversati da un sottotesto continuo, silenzioso, che ci riempie di speranza: “Vola solo chi osa farlo”.